Estinzione delle api

Posted on Feb 17, 2018

Ieri, 16 Febbraio 2018, le api di GoBee.Bike hanno lasciato Torino, hanno lasciato l’Italia e forse anche l’Europa.

Le motivazioni molti di voi le conoscono, e nel mio piccolo provo una vergogna spropositata.

A dirla tutta io l’abbonamento non l’ho fatto.

Ho una bicicletta tutta mia, una delle biciclette più belle di Torino, nera a strisce rosse e gialle, cerchi da 28, telaio anni ‘70 e cambio con la levetta. Un misto tra vintage e il radical chic dei poveri.

E’ una bicicletta ricondizionata: una coperativa sociale prende i ferri vecchi dagli enti per la pulizia cittadina e li riassembla, dandogli una nuova vita. Ma siccome credo nella condivisione tra le persone, un abbonamento ad un servizio di bike sharing della città lo continuo ad avere.

Condividere vuol dire perdere o guadagnare? Se condividi una cosa di tua proprietà ne perdi sicuramente il libero godimento ma qualcun altro può, allo stesso momento, disporne liberamente.

La condivisione è un atto d’amore, di fiducia verso gli altri e ancora molto altro. Immaginate un concerto, in cui una comunità intera condivide l’adrenalina del momento, oppure pensate ad una finale di coppa del mondo, in cui nazioni intere condividono ansia, gioia per un goal ed empatia per gli sconfitti (sì, troppo ottimista come scenario, ma io ci spero ancora).

Purtroppo però c’è qualche stronzo (nel senso cattivo del termine) che non la pensa proprio così. Quindi nella sua inutile giornata standard sofferma la sua acutissima vista su una bicicletta verde, con un’ape disegnata nella parte bassa della sella, parcheggiata e in attesa di un nuovo compagno di viaggio. Un vero peccato lasciarla lì, per il comune utilizzo, quando si può smontare una ruota, rompere il blocco o addirittura farsi una bella navigata nel Po o nella Dora su due ruote.

Quindi GoBee ci abbandona lasciando l’amarezza profonda e la consapevolezza di non meritare nemmeno di condividere una bicicletta.

Non mi resta che quotare Socrate:

Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza.